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martedì 14 agosto 2012

Cross :Euro dollaro dove finisce il rimbalzo??

Novità: Portafoglio obbligazionario per cassettisti,rendimento netto 6.2% come fare per visualizzarlo??? Scrivimi a : fabio.troglia@gmail.com Oppure contattami al 0110437179 



Cross: Euro dollaro dove finisce il rimbalzo??



Sul mercato del Forex,vediamo la situazione del cross euro dollaro.Il cambio prova il suo rimbalzo con target 1.26 abbondante,ma diciamo che 1.26 è anche una soglia psicologica,quindi lo si può prendere come punto di riferimento di questo movimento.
Tale target dovrebbe essere raggiunto per il 5-6 di Settembre,dopodichè ci sarà il crollo con la rottura del pavimento a 1,20 destinazione 1.1 come fine del movimento ribassista.
Buon trading samurai

  Dott Fabio Troglia
 fabio.troglia@gmail.com www.lamiaeconomia.com

martedì 13 settembre 2011

Bric,Cina India,Brasile,Russia

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Bric,Cina India,Brasile,Russia

BRIC è un acronimo utilizzato in economia internazionale per riferirsi congiuntamente a[1]:
Questi paesi

mercoledì 7 settembre 2011

Iva

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L'IVA è un'imposta generale sui consumi, che colpisce solo l'incremento di valore che un bene o un servizio acquista ad ogni passaggio economico (valore aggiunto), a partire

giovedì 1 settembre 2011

Cds,credit default swap

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Cds,credit default swap

Il credit default swap (CDS) è uno swap che ha la funzione

lunedì 29 agosto 2011

Riserva frazionaria

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Riserva frazionaria

La riserva frazionaria è la percentuale dei depositi bancari che per legge la banca è tenuta a detenere sotto forma di contanti o di attività facilmente liquidabili.
Tale riserva è l'insieme delle poste contabili che, in percentuale rispetto ai depositi, un istituto di credito non può erogare.

La riserva frazionaria è composta da:



lunedì 30 maggio 2011

Figure di analisi tecnica

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Figure di analisi tecnica


Le quotazioni di un particolare strumento finanziario danno luogo ad un andamento grafico solo apparentemente erratico, in quanto, come abbiamo visto nel capitolo dedicato allo studio del trend, le quotazioni spesso si muovono all'interno di movimenti ben definiti individuabili in base alla scala temporale di osservazione.
All'interno di questi movimenti, i fondamenti di analisi tecnica affermano che è possibile individuare particolari figure grafiche che forniscono una certa capacità previsionale sul movimento futuro delle quotazioni.
La distinzione fondamentale tra i diversi tipi di figure tradizionalmente riportate nei testi di analisi tecnica è atta a separare i modelli di continuazione del movimento in atto (Continuation Pattern) da quelli di inversione (Reversal Pattern).
Figure di continuazione: sono movimenti che rappresentano un temporaneo rallentamento della tendenza in atto. Solitamente si sviluppano nella fase intermedia di trend ben definiti; una volta giunti alla conclusione della figura di continuazione, le quotazioni riprendono a muoversi nella direzione originaria del trend. Tra le figure di continuazione le più comuni sono: i triangoli, i rettangoli, i cunei, le bandiere.
Le figure di inversione invece, sono figure che preannunciano una probabile inversione della direzione dei prezzi. Tra queste figure le più comuni sono: il "Testa e Spalle", il "Testa e Spalle Rovesciato", "Doppio Massimo" e "Doppio Minimo", "V-Formation", Diamante.
Figure grafiche di continuazione del trend
4.1 I TRIANGOLI
Queste figure sono tra le più ricorrenti e conosciute dagli analisti tecnici ma anche le meno attendibili, poiché possono essere sia di continuazione che di inversione del trend in atto.
I triangoli di continuazione si presentano nella fase intermedia di un trend e si disegnano sul grafico tracciando due trendline che racchiudono le quotazioni del titolo e che convergono verso un punto d'incontro (detto apice) del triangolo.
Il primo obbiettivo prezzo (Target Price) di queste figure, una volta completate, si ottiene tracciando la parallela alla trend line di supporto proiettandola dal punto ove il triangolo ha avuto origine. Il successivo obbiettivo è calcolabile proiettando dal punto di rottura della figura l'ampiezza della base del triangolo.
esistono due tipi di triangolo: quello simmetrico e quello rettangolo.
Il triangolo simmetrico è composto da una serie di massimi decrescenti e minimi crescenti. Graficamente si può vedere come congiungendo massimi e minimi relativi si determini la creazione di conseguenti rette di supporto e resistenza. Questi tipo di triangoli vengono definiti anche "a spirale" (in inglese Coil), perché le quotazioni subiscono una contrazione progressiva in uno spazio ben definito, fino alla rottura della retta di supporto o di resistenza.
Una conferma della validità della figura che si viene a formare la si ha attraverso l'analisi volumetrica. In particolare, man mano che il triangolo si va a delineare, si assiste ad una contrazione dei volumi, i quali tornano ad espandersi violentemente alla rottura della trendline (break out), causando, così, una improvvisa accelerazione del movimento del titolo.
Il triangolo rettangolo può essere di due tipi: rialzista o ribassista.
Il Triangolo rettangolo rialzista è formato da una resistenza statica orizzontale che ostacola i tentativi di rialzo del titolo, mentre la trend line che collega i minimi relativi è inclinata verso l'alto. Per questo motivo viene più comunemente chiamato triangolo retto sui massimi.
Il Triangolo rettangolo ribassista è formato da un supporto statico orizzontale, mentre la trend line che collega i massimi relativi è inclinata verso il basso.
Ricordiamo ancora, che i triangoli possono essere sia figure di inversione che di continuazione. Per questo motivo, è sempre buona norma attendere il completamento della figura e la successiva rottura prima di prendere posizione sul mercato.
Esempio di triangolo di inversione:
Una figura tecnica per essere definita "Triangolo" necessita il rispetto di almeno un paio di regole fondamentali:
1) le quotazioni devono rimbalzare almeno 4 volte sulle trend line convergenti (reversal point di breve periodo) .
2) La rottura di un lato del triangolo (break out) solitamente si presenta tra la metà e il 75% della lunghezza del triangolo stesso.

4.2 I RETTANGOLI
Questa particolare figura grafica (detta anche trading-range o congestion area) prefigura, in genere, una semplice pausa del trend in atto in cui le quotazioni si muovono all'interno di due linee parallele orizzontali (solitamente dura da uno a tre mesi) .
Il target price di queste figure tecniche si ottiene proiettando dal punto di rottura della stessa, l'ampiezza del trading-range all' interno del quale i prezzi si sono mossi durante la sua formazione. Ossia la distanza che separa le due rette parallele che formano il rettangolo e che fungono da resistenza e supporto di detto movimento.

Nonostante i manuali di analisi tecnica riportano queste figure fra i Continuation Pattern, ovvero fra le figure di continuazione del movimento in atto, non è raro assistere alla rottura della figura dal medesimo lato di entrata, configurando quindi una classica figura di inversione (Reversal Pattern).
Per poter riconoscere quando un rettangolo possa dare origine ad un movimento di continuazione o di inversione del movimento in atto ci viene in aiuto l'analisi volumetrica.
Se per esempio nel caso di un rettangolo individuato all' interno di un up-trend, i rimbalzi sono caratterizzati da scambi elevati, mentre le correzioni sono accompagnate da bassi volumi, è estremamente probabile che la figura che si sta formando sia una figura di proseguimento del trend. Si parlerà quindi di rettangolo di continuazione .
Al contrario, quando i movimenti ribassisti sono accompagnati da volumi elevati e quelli rialzisti da volumi in contrazione, è probabile che si stia assistendo alla formazione di una figura di inversione del trend in atto. Saremo in presenza quindi di un rettangolo di inversione.
Nella figura seguente possiamo vedere un rettangolo dopo un down-trend caratterizzato da bassi volumi in corrispondenza della parte inferiore della figura, mentre volumi più elevati si associano alle fasi rialziste: da notare l'esplosione volumetrica in corrispondenza della rottura della figura stessa.


Molti operatori sfruttano questi periodi di Trading Range assumendo posizioni lunghe in prossimità della fascia inferiore della figura, ovvero assumendo posizioni short (vendita allo scoperto) in prossimità della parte superiore del rettangolo.
E' evidente che in caso di rottura della figura, quando il titolo esce dalla fase di trading range e torna ad assumere un trend ben definito, bisognerà chiudere con estrema velocità le posizioni aperte evitando così di rimanere imprigionati in posizioni contrarie al trend in atto.
4.3 CUNEI
I cunei sono figure simili al triangolo, ma si differenziano da questi in quanto entrambi i lati risultano avere uguale inclinazione, verso l'alto oppure verso il basso.
Possiamo avere due tipi diversi di cuneo, di continuazione o di inversione del trend in atto.
Cuneo come figura di continuazione: si sviluppa con inclinazione opposta al trend dal quale ha avuto origine.
Cuneo come figura di inversione: si sviluppa con la stessa inclinazione del trend dal quale ha avuto origine.
Solitamente queste figure si completano in un arco temporale abbastanza ristretto, da due settimane fino ad un massimo di due mesi.
cuneo di continuazione in trend rialzista
cuneo di inversione in trend rialzista
Solitamente l'andamento volumetrico presenta bassi scambi durante la formazione della figura, mentre alla rottura della figura gli scambi aumentano molto rapidamente.
L'obiettivo prezzo di queste figure si calcola proiettando l'ampiezza della base del cuneo dal punto di rottura.
Molto spesso quando troviamo un cuneo, indipendentemente dalla sua inclinazione, dopo un forte rialzo (ribasso) preannuncia la conclusione del trend in atto, anticipando quindi una possibile inversione di tendenza.
In ogni caso, al di là del momento in cui il cuneo si presenta (alla fine del trend o alla metà di un trend definito), in linea generale possiamo affermare che: un cuneo rivolto verso l'alto (rising-wedge) è una figura orso (bearish), mentre un cuneo rivolto verso il basso (falling-wedge) è una figura toro (bullish).
A differenza del triangolo, nel cuneo spesso i prezzi rimangono rinchiusi nella figura fino in prossimità dell'apice.
4.4 PENNAT (Pennello) e FLAG (Bandiera)
Il pennant è una figura tecnica molto simile al cuneo: è caratterizzato dall'essere molto corto e stretto. E' una figura di continuazione del trend in atto che ha una durata massima di alcune settimane ed inclinazione contraria al trend.
Di norma una volta conclusa la figura, il break out è caratterizzato da un deciso aumento dei volumi scambiati. Il target della figura si determina ribaltando dal punto di rottura tutto il rialzo (o ribasso) precedente: tale escursione delle quotazioni viene definita "Asta"
Il "pennat" è secondo la teoria classica una figura molto affidabile. Per essere sicuri di non confonderla con altre figure si devono verificare alcune condizioni:
  • Il "pennat" ha luogo dopo un movimento estremamente repentino e violento
  • Durante la figura i volumi continuano a contrarsi fino alla rottura della figura
  • La figura deve essere un Continuation Pattern, ovvero il grafico deve continuare nella medesima direzione precedente
  • La durata della figura deve essere breve, mai oltre le quattro settimane
Bandiera
Queste particolari figure di continuazione si verificano dopo un violento movimento e tendono a far sì che i prezzi si sviluppino all'interno di un canale di direzione contraria a quella del trend principale. Solo dopo la perforazione del lato del canale che funge da resistenza ( nel caso di trend rialzista) /supporto (nel caso di trend ribassista) si ha la ripresa del trend principale. A differenza del pendant, la bandiera (flag) presenta lati della figura tra loro paralleli. Tutte le considerazioni espresse per i pennant valgono anche per le bandiere.




Tratto da Finanzaonline


 Dott Fabio Troglia
 fabio.troglia@gmail.com
 www.lamiaeconomia.com

giovedì 7 aprile 2011

Forex con i cfd

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Forex con i Cfd
Ecco il sesto video della serie di 8 lezioni che IG Markets ha voluto dedicare al trading online con CFD e condividere con La Mia Economia in quanto blog attivo e rispettato nel settore finanziario e degli investimenti.
In questo appuntamento Fabio De Cillis, uno dei responsabili formazione di IG Markets, presenta il mercato del Forex (Forex Exchange Market). Il Forex è il mercato mondiale delle valute che non ha però una sede fisica ed è aperto 24 ore su 24 dal lunedì al venerdì. Il trading forex si basa sull’andamento dei prezzi di coppie valutarie, come per esempio apprezzamento o deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro e viceversa. Questo mercato è diventato accessibile ad un maggior numero d’investitori grazie all’avvento del trading online e offre vantaggiose modalità operative.
Il nostro servizio di trading comporta un elevato livello di rischio e può determinare perdite che eccedono il vostro investimento iniziale; accertatevi di aver pienamente compreso i rischi in cui potreste incorrere.








 Dott Fabio Troglia
 fabio.troglia@gmail.com 
www.lamiaeconomia.com

mercoledì 30 marzo 2011

Trading con Cfd sugli indici

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Ecco il quinto video della serie di 8 lezioni che IG Markets ha voluto dedicare al trading online con CFD e condividere con La Mia Economia in quanto blog attivo e rispettato nel settore finanziario e degli investimenti.
In questo appuntamento Fabio De Cillis, uno dei responsabili formazione di IG Markets, illustra le principali caratteristiche dei CFD sugli indici in contrapposizione all’operatività con i futures. Alcuni dei vantaggi offerti dal trading sugli indici con CFD sono in questo caso la possibilità di gestire una posizione su tutti i sottostanti grazie a margini e volume di contratto decisamente inferiori rispetto a quelli dei futures, il fatto che i CFD sugli indici sono quotati 24 ore su 24 e che non vi è alcuna scadenza e di conseguenza nessun costo di rollover. Il mercato degli indici di IG Markets comprende i listini delle più importanti borse a livello internazionale e gli spread partono da solo 2 pip. I prezzi dei CFD sugli indici sono basati interamente sulla quotazione del listino sottostante che rappresentano e risultano quindi trasparenti all’investitore.
Il nostro servizio di trading comporta un elevato livello di rischio e può determinare perdite che eccedono il vostro investimento iniziale; accertatevi di aver pienamente compreso i rischi in cui potreste incorrere.









 Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com
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venerdì 25 marzo 2011

Trading on line con Cfd

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Ecco il quarto video della serie di 8 lezioni che IG Markets ha voluto dedicare al trading online con CFD e condividere con La Mia Economia in quanto blog attivo e rispettato nel settore finanziario e degli investimenti.
In questo appuntamento Fabio De Cillis, uno dei responsabili formazione di IG Markets, espone caratteristiche e modalità d’uso della piattaforma di trading online IG Trade. Il vantaggio offerto dal trading attraverso piattaforma online è la possibilità di operare con prezzi e news dal vivo (fornite da Reuters), nonchè diversi strumenti grafici a supporto dell’analisi tecnica. L’investitore gestisce tutte le proprie posizioni CFD direttamente dalla piattaforma e senza nessun bisogno d’intermediazione.
Il nostro servizio di trading comporta un elevato livello di rischio e può determinare perdite che eccedono il vostro investimento iniziale; accertatevi di aver pienamente compreso i rischi in cui potreste incorrere.




  Dott Fabio Troglia
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martedì 1 marzo 2011

Fondi comuni,cambia la tassazione

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  Dott Fabio Troglia
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lunedì 28 febbraio 2011

Etf Plus

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Per strumenti finanziari derivati cartolarizzati quotati su ETFplus si intendono quegli strumenti finanziari il cui valore è collegato all’andamento dei prezzi di un determinato sottostante (tipicamente indici) e che sono emessi da società aventi per oggetto esclusivo la realizzazione di operazioni di emissione di strumenti finanziari. L’emittente è tipicamente una società veicolo (S.P.V. - Special Purpose Vehicle) che emette strumenti finanziari a fronte dell’investimento diretto nel sottostante o in contratti derivati su tale sottostante. Il prezzo di tali strumenti è, pertanto, legato direttamente o indirettamente all'andamento del sottostante.
Similarmente agli ETF gli strumenti finanziari derivati cartolarizzati quotati su ETFplus:
-         sono negoziati in Borsa come delle azioni
-         replicano passivamente la performance del sottostante a cui fanno riferimento rientrando a pieno merito nella famiglia dei “cloni”

In particolare gli strumenti finanziari derivati cartolarizzati quotati su ETFplus presentano una struttura tale da garantire la separatezza tra le attività dell’emittente e i proventi derivanti dalla sottoscrizione, proventi che sono destinati in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari ed eventualmente alla copertura dei costi dell’operazione e sui quali non sono ammesse azioni da parte di creditori diversi dai portatori dei relativi strumenti finanziari.
Particolarità che caratterizza gli strumenti finanziari derivati cartolarizzati quotati su ETFplus è la previsione sul mercato primario della sottoscrizione o il rimborso in via  continuativa (creation redemption) come avviene per gli ETF. Tale meccanismo consente al prezzo sul mercato secondario di rimanere allineato al valore del sottostante in quanto, eventuali differenze generebbero opportunità di arbitraggio che sarebbero sfruttate dagli operatori.
Gli  strumenti finanziari derivati cartolarizzati quotati su ETFplus il cui obiettivo è quello di replicare la performance di un determinato sottostante, si dividono in funzione della natura di tale sottostante in:
Exchange Traded Commodities: Strumenti finanziari derivati cartolarizzati che replicano passivamente la performance di materie prime o di indici di materie prime.
Exchange Traded Notes: Strumenti finanziari derivati cartolarizzati che replicano passivamente la performance di sottostanti o indici diversi dalle materie prime. Si intendono perciò ETN, strumenti finanziari derivati cartolarizzati che replicano, ad esempio, indici di valute, indici azionari o obbligazionari.










Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com
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lunedì 14 febbraio 2011

John Pierpont Morgan chi era??

Novità: Corsi individuali di trading azionario e cfd,ora anche senza muovervi da casa. Nuovo servizio, spia il trader..... mandami una mail a fabio.troglia@gmail.com per sapere come fare!!!!!!! 



John Pierpont Morgan (1837-1913) visse a lungo in Europa, studiò in Inghilterra ed in Svizzera e frequentò l'Università in Germania, a Gottingen, dove si laureò nel 1856. Tornò in America nel 1859 e cominciò la sua ascesa commerciando cotone.
A cavallo tra l' '800 e il '900 questo personaggio controverso e contraddittorio riuscì a trasformarsi da semplice imprenditore a finanziere di successo, diventando uno degli uomini più ricchi del mondo e il banchiere più importante in assoluto. Fu lui a risollevare le finanze degli Stati Uniti, permettendo a un'intera nazione di uscire da una situazione di indebitamento per entrare in una condizione di autosufficienza economica. Inoltre, grazie al suo straordinario fiuto per gli affari nacquero in America compagnie come la General Electric e la U.S. Steel, l'acciaieria più importante d'America, che ebbe un boom in occasione della costruzione della grande rete ferroviaria che attraversa il Paese. Fu Morgan infatti a convincere i governi dell'importanza di quel collegamento e fu lui a seguirne gran parte della costruzione.
Le titaniche ricchezze che accumulò nel corso della sua vita furono però non soltanto frutto di una rara perspicacia affaristica ma anche di un approccio "smithiano" all' economia del Paese: Morgan fu sempre convinto che quello che era un bene per lui si trasformasse in ricchezza per il Paese. In un certo senso aveva ragione, la storia economica e finanziaria degli Stati Uniti venne costantemente condizionata nel suo processo di crescita, dal suo personale tornaconto e dal suo profitto. Verso la fine della sua vita si rese probabilmente conto della sterilità del patrimonio accumulato e diventò un appassionato collezionista d'arte: raccolse quadri, sculture, libri di impagabile bellezza e valore.
J.P.Morgan oggi: una grande banca d'investimenti. Oggi "JP Morgan" è il nome di una grande società finanziaria, punto cruciale nella circolazione del denaro; non solo, essa si occupa di fornire rating, dare cioè valutazioni e giudizi sulle società quotate e non. I suoi rating sono tra i più apprezzati ed attendibili del settore. Nel campo del risparmio gestito, la JP Morgan ha sul mercato centinaia di fondi e sicav di diritto estero che investono in qualsiasi area geografica del mondo ed in svariati settori specializzati. Tali servizi finanziari, vista l'importanza del nome, vengono venduti anche in Italia dalle principali banche del nostro Paese. La banca d'affari JP Morgan è anche sostenitrice, tramite investimenti propri, dello sviluppo economico di alcune aree geografiche ad alto potenziale di crescita, come ad esempio l'Estremo Oriente. Per la grande esperienza nel settore della finanza "totale" la JP Morgan vanta analisti e broker di altissimo livello provenienti dalle maggiori università di economia del mondo.
Una nuova biografia per JP. Jean Strouse si avventura in una approfondita ricerca sulla vita del banchiere e finanziere che ha aiutato l'America ad evitare un crack che poteva essere ben più grave di quello del 1929.
Strouse racconta di come Morgan abbia al tempo stesso colto l'occasione per prendere il controllo della Borsa grazie ad una serie di prestiti in oro che risanarono le finanze pubbliche. Strouse si sofferma sull'eclettica personalità di Morgan e sul suo grande amore per l'arte, che lo portò, alla morte, a donare tutto il suo patrimonio artistico al Metropolitan Museum di New York. La simpatia nei confronti del personaggio nasce proprio da questa particolare caratteristica di Morgan, che ha sicuramente contribuito a renderlo più amato.
La Morgan Library di New York. Dalla grande passione dell'eclettico J.P. Morgan per l'arte ed il collezionismo, è nata la Morgan Library, tuttora importante punto di riferimento per la vita culturale di New York. La Morgan Library era lo studio privato del grande banchiere, nel 1906 fu ristrutturata per accogliere ed esporre al pubblico i pezzi migliori della sua collezione privata d'arte e libri rari. Oggi la Morgan Library è una vera e propria galleria che ospita mostre permanenti e temporanee soprattutto di pittura e stampa antica. L'antico studio del grande finanziere lascia davvero stupiti i visitatori: la sala di lettura è tappezzata di damasco rosso, con scaffali in mogano che raccolgono rarissimi libri e manoscritti storici. Nulla è lasciato al caso e perfino il soffitto è decorato da un affresco del XVI secolo, probabilmente realizzato da un italiano.
Il naufragio scampato. La vita di Morgan sembra aver attraversato gli eventi più importanti e famosi della storia americana tra '800 e '900. È stata una serie incredibile di coincidenze a tenere lontano dal disastro del Titanic il facoltoso finanziere. Infatti, a causa di alcuni contrattempi d'affari, non riuscì a salire a bordo il 15 aprile 1912, giorno del viaggio inaugurale. A Morgan, uno dei finanziatori più importanti del Titanic, era stata naturalmente riservata la migliore suite di bordo. Possiamo immaginare con quale disappunto fu costretto a cancellare la prenotazione per un viaggio così importante a bordo del transatlantico di cui lui stesso aveva reso possibile la costruzione. La fortuna sembrò baciarlo nuovamente e quel 15 aprile 1912 Morgan rimase con i piedi sulla terraferma.







Dott Fabio Troglia
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venerdì 4 febbraio 2011

Bot

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I BOT, Buoni Ordinari del Tesoro, sono titoli di credito emessi dal Tesoro al fine di finanziare il debito pubblico nel breve termine. Tali strumenti presentano quindi una vita di 3, 6 o 12 mesi. Alla scadenza l’investitore riceve una somma di denaro pari al valore nominale complessivo dei titoli posseduti. In altre parole l’incasso a scadenza è noto al momento dell’acquisto dei titoli.
La remunerazione dell’investimento è data dalla differenza tra il valore nominale del titolo (che abbiamo detto essere il prezzo di rimborso) ed il prezzo di acquisto; in altri termini l’investitore pagherà in sede di sottoscrizione una minore somma rispetto a quanto incasserà a scadenza. Da un punto di vista squisitamente tecnico l’interesse, che quindi non consiste in un vero e proprio pagamento di somme di denaro a favore dell’investitore, è considerato anticipato: a conferma vi è il fatto che la ritenuta fiscale sugli interessi viene applicata già al momento della sottoscrizione.
I BOT rientrano nella tipologia di titoli “zero coupon” (senza cedola).
L’emissione è la fase in cui il titolo inizia la sua vita, quando passa dalle mani dello Stato (emittente) all’investitore (sottoscrittore) tramite il suo intermediario (acquisto nel mercato primario). L’emissione avviene tramite asta a cui partecipano gli intermediari autorizzati, ed il prezzo che si determina in questa asta viene detto prezzo di emissione.
Generalmente si ha un'emissione a metà e alla fine di ogni mese. Nel prossimo articolo ci occuperemo nel dettaglio dei meccanismi di asta.

La compravendita di un BOT in un istante intermedio della sua vita, invece, avviene generalmente sul Mot, il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato. Su tale mercato si trovano quindi titoli aventi una certa vita residua, ad un prezzo corrente di mercato (quotazione) che quasi sicuramente sarà diverso da quello di emissione.
La massiccia diffusione dei BOT e la presenza del mercato regolamentato Mot, rendono questa tipologia di strumenti finanziari estremamente liquida: normalmente è sempre possibile trovare numerosi compratori e venditori.

Il rendimento a scadenza del titolo, come detto, deriva dalla differenza tra prezzo di acquisto o di emissione e prezzo di rimborso. Ad esempio, nel caso di un BOT a dodici mesi con prezzo di emissione pari a 97, il rendimento a scadenza su ogni titolo sarà di 100 - 97 = 3 euro, cioè pari al 3.09% annuo. Nel caso in cui la vita del BOT sia minore di 12 mesi, la formula di calcolo, per ottenere il rendimento effettivo a scadenza annualizzato è leggermente più complessa:


Moltiplicando il risultato per cento si otterrà la percentuale che indica il corrispondente rendimento annuo, cioè il rendimento che si otterrebbe in un anno reinvestendo i proventi ottenuti
alle medesime condizioni iniziali.

Da notare che in questo caso il rendimento a scadenza è noto a priori. Stessa operazione matematica va effettuata nel caso in cui si acquisti il titolo sul mercato secondario: l’unica differenza è che ovviamente il denominatore è rappresentato dal prezzo di acquisto e non dal prezzo di emissione.



Il rendimento annuo a scadenza è un rendimento garantito e incorporato nel titolo stesso. Nel caso di decisione di vendita prima del termine della vita del titolo, invece, ci si espone ad un rischio: l’investitore, infatti, non conosce al momento dell’acquisto il profitto che potrà lucrare, dal momento che questo dipenderà dal prezzo stabilito dal mercato nel momento della liquidazione della posizione.






Dott Fabio Troglia 
fabio.troglia@gmail.com
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mercoledì 26 gennaio 2011

Shibor

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Shibor, nel link sopra, vi riporto al sito uffciale di questo indice,che diverrà di uso comune nel linguaggio finanziario. Si tratta dell'equivalente del ns indice Euribor. Come potete vedere nel grafico è letteralmente schizzato,sintomo della diffcioltà di reperimento di liquidità sui mercati cinesi.
Questo fenomeno avrà come ovvia conseguenza,tensioni sui mercati finanziari,perchè una parte di questi soldi verranno chiesti ai cinesi,che vedono rialzarsi i tassi dei loro prestiti,dall'altra, avremo una forte vendita di titoli azionari sul mercato.

Dott Fabio Troglia
 fabio.troglia@gmail.com
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martedì 11 gennaio 2011

Ambiente: Borsa Green e Social business

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Più di 150 operatori di oltre 60 realtà, 320 incontri one to one nel corso della giornata per la prima "Borsa Green&Social Business", tenutasi il 16 dicembre al centro conferenze "Alla Stanga" della Camera di Commercio di Padova. Lo riporta in un articolo Tommaso Tautonico sul sito alternativasostenibile.it precisando che i dati palesano quanto il progetto, oggi al suo "numero 0", abbia buone carte per crescere e incontri ampi e numerosi consensi, proprio per la capacità di rispondere a un'esigenza sentita e concreta degli operatori e del mercato.
"È stata un'occasione per far incontrare le diverse esperienze di chi offre prodotti e servizi sostenibili o per l'economia sostenibile con chi, invece, li cerca; e ancora di quelle realtà con percorsi di attenzione o di riconversione che muovono in tale direzione. Tra i partecipanti anche responsabili e referenti di cooperative e cooperative sociali, enti e istituzioni, associazioni di categoria, associazioni culturali. Tra gli obiettivi della Borsa anche quelli di far emergerei percorsi d'eccellenza, iniziare a dare vita un vero e proprio network per uno sviluppo economico locale responsabile e sostenibile e, non da ultimo, far incontrare la domanda e l'offerta di un mercato in crescita, di cui spesso non si conoscono le coordinate, ma che ha forti potenzialità di sviluppo oltre a contenere leve importanti per l'uscita dalla crisi. Per cominciare fin da ora a costruire modelli economici diversi, capaci di sguardo lungo sul futuro".







Dott Fabio Troglia
 fabio.troglia@gmail.com
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